Ecco il comunicato stampa della visita del vescovo di Vittorio Veneto mons.Pizziolo alle associazioni  del Coordinamento Volontariato Sinistra Piave, di cui fa parte l'associazione Lucia Schiavinato

Il vescovo Pizziolo ai volontari: «Siete la grande ricchezza del territorio»

VITTORIO VENETO, 21 FEBB. 2013 – «Siete la ricchezza del nostro territorio, svolgendo un servizio straordinario tra la gente là dove lo Stato e le istituzioni non arrivano»: così il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, ha voluto sottolineare il lavoro svolto dalle centinaia di volontari delle associazioni aderenti al Coordinamento Volontariato Sinistra Piave incontrandole ieri sera, mercoledì, presso Casa Fenderl a Vittorio Veneto nell’ambito della visita pastorale.

Il Coordinamento, ha ricordato il suo presidente Giovanni Grillo, è nato nel 1991 mettendo in rete tutta una serie di associazioni e realtà del terzo settore impegnate nel campo del sociale. Negli anni il Coordinamento ha accolto varie associazioni, una quarantina le realtà che vi collaborano, con l’obiettivo di fare rete, promuovendo poi sul territorio varie iniziative rivolte anche ai giovani, da ultimi i progetti “La vita non aspetta – Agorà”, “Amministratore di Sostegno” e i gruppi di auto-mutuo aiuto. «Anche il nostro contesto sociale oggi vive un momento difficile – ha sottolineato Grillo alla presenza del Vescovo – ed è proprio grazie a un volontariato coeso che siamo in grado di dare un punto di riferimento alla nostra comunità». Nell’incontro, le varie associazioni del Coordinamento presenti, dall’Aido all’Anfass, da Medi@età a Lucia Schiavinato, da Lilt all’Andi, dalla S. Vincenzo a Psiche 2000 – solo per citarne alcune -, hanno presentato al Vescovo quelle che sono le loro attività svolte quotidianamente tra la gente, tra i malati mentali spesso emarginati ma in grado di dare tanto alla nostra società, tra i più poveri, i malati di tumore, i disabili. Un lavoro che spesso deve fare i conti con le sempre più carenti risorse messe a disposizione dallo Stato, con costi, nel caso dei disabili, sempre più spesso a carico delle famiglie. Ma è proprio dalla rete e dai giovani che arriva speranza: «Facendo rete – hanno sottolineato i volontari presenti – è l’unico modo per sostenere la comunità dove le istituzioni non arrivano» e, come hanno affermato i giovani del Servizio Civile Volontario impegnati per il Coordinamento, è attraverso l’esperienza concreta che si riesce a costruire la propria visione della società e la capacità di cogliere i grandi valori dell’impegno sociale e civile. Concorde il Vescovo che ha infine sottolineato come «il volontariato trovi sempre spazio nel cuore dell’uomo».